domenica 17 febbraio 2008

QUELLI CHE LA LETTURA

Questo blog è dedicato a voi ragazzi...Riscopriamo il piacere di leggere!

Avete ora la possibiltà di scambiare opinioni e informazioni sui libri letti in classe e nel vostro tempo libero...Date spazio alla vostra voglia di comunicare in piena libertà!

Presentate ai compagni un libro che vi è piaciuto particolarmente...

Stilate la classifica dei libri da voi più letti (e perchè no, dei film più visti)...

Scambiate commenti...

Inserite i progetti fatti in classe!

La parola a voi!

I VOSTRI PROGETTI

Inserite qui alcuni dei progetti fatti in classe!

I LIBRI "SU PELLICOLA"

Avete visto di recente film che sono stati tratti da libri da voi letti?

Avete trovato più analogie o differenze?

Meglio il libro o il film?


Avete visto, per esempio, "IL CODICE DA VINCI"?

Andatevi a vedere la presentazione in:

http://it.youtube.com/watch?v=1te2cBFKQWw

Che ne pensate?
Secondo me il libro è decisamente migliore...

Ditemi la vostra e portate altri esempi!!

LE VOSTRE RECENSIONI


Spazio ai vostri commenti su un libro (o un film) che vi ha colpito particolarmente e consigliatelo a un amico!


Io vi consiglio:




“Una storia di amicizia attraverso trent’anni di storia afgana”.

C’è stato un tempo in cui Kabul era una città in cui volavano gli aquiloni e in cui i bambini davano loro la caccia. Amir e Hassan hanno trascorso lì la loro infanzia felice e formavano una coppia eccezionale nei tornei cittadini di combattimenti tra aquiloni. Niente al mondo però può cambiare certi dati di fatto: l’uno pashtun, l’altro hazara; l’uno sunnita, l’altro sciita; l’uno padrone, l’altro servo. Amir, il ricco, era il pilota; Hassan, il servo, era il suo secondo. Poi però gli aquiloni non volarono più. E’ una storia di padri e figli, di amicizia e tradimento, di rimorso e redenzione, di fughe e ritorni sullo sfondo di un Afghanistan schiacciato dalla morsa sovietica prima e dai talebani poi. Amir, figlio di un ricco uomo d’affari, viveva con il padre Baba in quella che era considerata da tutti la più bella casa di Wazir Akbar Khan, un nuovo quartiere nella zona nord di Kabul. Anche Hassan viveva con il padre Ali, in una capanna di argilla, all’ombra del nespolo situato all’estremità meridionale del giardino della casa di Baba e Amir. Ma un giorno, sotto gli occhi dell’amico, qualcosa di terribile accadde ad Hassan. Amir commise una colpa terribile e l’armonia tra i due si infranse.
“Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. E’ stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.”
Queste le parole di Amir adulto che vive da ormai vent’anni in America, dove è fuggito con il padre. E, quando una telefonata inaspettata lo raggiunge a San Francisco, comprende che deve partire e tornare a casa. Un viaggio di ritorno, un viaggio dentro di sé, un viaggio di espiazione, un viaggio di riscatto. Ricordi assordanti e prorompenti, sensazioni sopite ma mai dimenticate. Ad attenderlo non ci sono però solo i rimorsi e i fantasmi della sua coscienza; quella che una volta era casa e patria è ora una landa desolata, terra di relitti umani e di donne invisibili la cui bellezza non esiste più. Qui avere un padre o un fratello, dopo gli indiscriminati stermini dei talebani, è una vera rarità; qui incrociare il loro sguardo, il più delle volte, significa tortura e morte; qui regnano sgomento e terrore.
Nonostante il finale “americano” e cinematografico (la Dreamworks casa di produzione di Steven Spielberg ne ha acquistato i diritti per trarne un film) è una storia toccante e coinvolgente che vale la pena di leggere e su cui riflettere.

Se volete saperne di più visitate il sito: http://www.my-libraryblog.com/2007/02/22/il-cacciatore-di-aquiloni-khaled-hosseini/

LA CLASSIFICA DEI LIBRI PIU' LETTI DA VOI

Questo spazio vi permette di creare una personale classifica dei vostri libri preferiti!

Date un'occhiata a questo elenco:

http://www.teolis.it/shopping/libriclrag.htm

Siete d'accordo?

Aspetto i vostri commenti!

sabato 16 febbraio 2008

WEB QUEST

PROGETTO WEB QUEST


Titolo: La dinamica dell’incastellamento

Tipo di scuola: Istituto tecnico
Tipo di classe: II
Materie: storia /storia dell’arte/geografia/ italiano/inglese


FINALITA’:
- sviluppare la consapevolezza dell’importanza, per la ricerca storica, di avvalersi delle fonti del periodo considerato, oltre che delle interpretazioni storiografiche;
- sradicare alcuni luoghi comuni sui castelli, considerandone i reali aspetti architettonici e difensivi;
- sviluppare la curiosità per l’indagine e la ricerca storica grazie all’utilizzo della rete

OBIETTIVI:
- conoscere i motivi della nascita e dello sviluppo dei castelli;
- conoscere la struttura architettonica del castello e le attività svolte al suo interno;
- interpretare il fenomeno dell’incastellamento utilizzando fonti tratte dal web;
- individuare alcuni elementi difensivi e architettonici del castello;
- riconoscere alcune peculiarità della vita condotta al suo interno

INTRODUZIONE:

Questa attività, pensata per essere inserita all’interno di una più ampia panoramica di insegnamento e di studio sulla realtà medievale, è stata costruita soprattutto a partire da alcune constatazioni: la presenza di generalizzazioni, semplificazioni e stereotipi radicati nel bagaglio dei saperi naturali degli studenti e un approccio spesso svogliato e poco motivato alla disciplina storica. L’intento è quello di utilizzare il mezzo “web quest”, che quindi si avvicina ad una realtà tecnologica ben conosciuta dai ragazzi, per rendere gli studenti protagonisti attivi della costruzione del sapere.

COMPITO:

L’insegnante, dopo aver ricordato agli alunni alcune delle tematiche già trattate, quali il concetto complesso di “feudalesimo” e il passaggio dalla curtis alla signoria territoriale, affronta ora una tematica che può attrarre l’attenzione e la curiosità gli studenti: la dinamica dell’incastellamento.
La prima fase di “riscaldamento” prevede che il docente ponga alla classe una serie di domande dirette al fine di stimolare la formulazione dei saperi naturali attorno al concetto e all’immagine dei castelli:

Che cos’è secondo voi un castello?
Com’era fatto?
Quali funzioni poteva avere?
Come si viveva al suo interno?

Il docente invita gli alunni a intervenire con proposte personali per stimolare il dibattito.
Divide poi la classe in tre gruppi e ogni gruppo privilegerà lo studio, l’analisi e il confronto di informazioni tratte da siti internet o manuali di studio e si pone al servizio degli studenti, chiarendo eventuali perplessità e dubbi. È infine previsto il momento della verifica delle ricerche condotte dagli allievi e la ricostruzione delle conoscenze acquisite.


Il docente si rivolge ai gruppi di lavoro:
Siete un team di storici specializzati nello studio e ricerca del mondo medievale. Siete stati contattati da un’importante casa editrice per curare la realizzazione del secondo volume di storia di una collana pensata per le scuole superiori; in questo caso specifico dovete focalizzarvi sulla dinamica dell’incastellamento. Ogni gruppo, al fine di gestire al meglio il compito, deve affidare a ciascun componente un ruolo specifico, scegliendo tra:

- un coordinatore: monitora e gestisce le modalità di svolgimento dell’attività di ricerca, seguendone le fasi e le tempistiche;

- un segretario: prende nota delle varie fasi di realizzazione del progetto e archivia il materiale;

- un responsabile della stesura e dell’impaginazione grafica del testo che si andrà a produrre;

- un responsabile della presentazione finale del prodotto al resto della classe

Ciascun team sarà tenuto a curare aspetti specifici per approfondire al meglio la tematica trattata:

- Le cause del fenomeno: focalizzare l’attenzione sul senso di insicurezza dilagante a causa delle “seconde invasioni” e sul rafforzamento dei poteri da parte di signori locali.
- La struttura architettonica: evoluzione nella struttura dei castelli e funzioni difensive.
- La vita all’interno del castello: cercare informazioni sulle usanze commensali, le tecniche di riscaldamento degli ambienti, la tradizione dei tornei.


PROCEDURA:
Ogni team distribuisce a ciascun componente uno dei ruoli predefiniti e si organizza per mettersi al lavoro. La direzione e il monitoraggio saranno gestiti dal coordinatore che sorveglia la suddivisione del lavoro e ne definisce i tempi, ascolta le proposte e le confronta con quelle degli altri componenti, verificando con loro le fonti e le informazioni rintracciate in rete o sui volumi consigliati dal docente, discutendone il valore e la possibilità di inserimento nella ricerca. Il segretario si occupa di trascrivere i testi correttamente, senza però effettuare uno sterile “copia-incolla”, archivia il materiale trovato in una cartella apposita, assicurandosi di registrarne la fonte. Viene elaborato un progetto in Power Point: le fasi di stesura saranno curate dal responsabile che dovrà abbozzare il progetto, occupandosi della forma e della correzione di eventuali errori; rilegge con i suoi compagni quanto viene prodotto e inserisce le immagini. Il lavoro viene poi revisionato e viene realizzata la stesura definitiva. Il responsabile della presentazione, che dovrà essere fatta idealmente all’editore e concretamente alla classe, penserà nel frattempo a quali strategie adottare per esaltare al meglio le caratteristiche del progetto. È importante che ogni componente del gruppo si senta responsabile del compito a lui assegnato, su cui poi verrà valutato.

RISORSE:
Ogni team potrà consultare alcuni materiali consigliati dal docente:

- Manuali:
C. FRUGONI, Le origini del nostro futuro – Corso di storia antica e medievale, vol. II, Dalla crisi dell’impero romano al XIV secolo, Milano, Zanichelli
M. MANZONI, F. OCCHIPINTI, F. CEREDA, R. INNOCENTI, Leggere la storia. Profilo, documenti, storiografia. Dalla nascita dell’Europa alla Rivoluzione inglese, Milano, Einaudi Scuola, 2007
M. MONTANARI, Storia medievale, Roma-Bari, Laterza, 2002

- Siti internet:
http://www.retimedievali.it/

http://www.univirtual.it/storia.htm

http://www.pbmeditori.it/

http://labyrinth.georgetown.edu/

http://www.castellitoscani.com/italian/index.htm

http://www.chronique.com/

http://www.bluedragon.it/medioevo/roccaforti/castelli_fortezze_medievali.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalleria

http://it.wikipedia.org/wiki/Torneo_%28medievale%29

http://it.wikipedia.org/wiki/Castelli_italiani

http://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_fotografica_di_castelli

http://www.storia.unive.it/_RM/didattica/fonti/anto_ame/cap_X/X_8_it.htm#E


VALUTAZIONE:

Ogni gruppo dovrà presentare alla classe (che impersona l’editore) il risultato delle proprie ricerche tramite slide in Power Point. Questi lavori vengono valutati:

- dai compagni: dopo aver ascoltato la presentazione valuteranno (con scala dall’insufficiente all’ottimo) la chiarezza dell’esposizione, l’originalità della presentazione, l’approfondimento delle tematiche trattate, la ricchezza delle fonti (documentarie e iconografiche), la grafica

- dal docente: valuterà (con la stessa scala di giudizio) la coerenza delle informazioni, la correttezza formale, il livello di approfondimento della ricerca, la capacità di cogliere i punti essenziali del percorso, l’abilità di selezionare le informazioni importanti, le abilità espressive, la capacità di gestione del lavoro da parte di ciascun componente


CONCLUSIONE:

Dopo aver discusso collettivamente i lavori svolti e aver apportato le opportune modifiche, verranno raccolte tutte le informazioni in un unico lavoro, che idealmente andrebbe a costituire una sezione specifica all’interno del volume di storia, come richiesto dall’editore.
Questo tipo di attività si può rivelare molto utile perché permette agli studenti di approcciarsi in modo originale alla materia e di divenire protagonisti attivi della costruzione del sapere. Consente ai ragazzi di utilizzare uno strumento, qual è quello del web, già ampiamente conosciuto e qui applicato alla ricerca e allo studio di una disciplina didattica; aiuta a migliorare l’attitudine al lavoro cooperativo e ad accrescere il senso di responsabilità; abitua a riflettere metacognitivamente sul proprio operato e su quello altrui.